OLTRE LA PORTA 2
Appartamento Silenzio verde
La zona giorno
Varcata la soglia, si accede direttamente alla zona giorno, un raccolto open space dalla calda atmosfera familiare, che riunisce cucina a vista, angolo pranzo e spazio conversazione-relax. La grande portafinestra che dà sul balcone rende l'ambiente luminosissimo in ogni ora della giornata. L'affaccio sulla natura intatta di uno stupendo panorama collinare ha suggerito la scelta del verde, declinato in nuances che svariano dal bosco all'oliva al salvia, come Leitmotiv cromatico: presente su una parete, sulla fascia inferiore di altre due e in diversi elementi tessili e suppellettili, il colore riscalda, con il legno biondo di parte del mobilio e i toni cipriati del pavimento, il bianco del blocco cucina e delle sedie, ben armonizzandosi allo stile vintage eclettico e informale dell'arredo, confacente a un soggiorno di vacanza. Al tema vegetale si ispira anche l'attaccapanni in metallo che ci accoglie all'ingresso: è Latva, il poetico boschetto di betulle di Mikko Laakkonen.
La cucina e il balcone
La cucina, in muratura e legno, con il tradizionale top ligure in marmo di Carrara, è equipaggiata di piano cottura a quattro fuochi con cappa aspirante, lavandino in acciaio inox con scolatoio, frigorifero-congelatore, forno elettrico ventilato con grill, forno a microonde, pensili, cassetti, vani contenitori, tostapane, robot, caffettiere, bollitore, affettatrice, pentole e vasellame assortiti, posateria, teleria da cucina, portabottiglie, pattumiera, prodotti per il lavaggio delle stoviglie. In presenza di bambini piccoli, a richiesta, può essere inoltre fornito un seggiolone di legno.
Sull’antistante balcone dal ripiano in marmo, sulla cui ringhiera liberty è fissato uno stendibiancheria, una seduta pieghevole consente di sostare per uno spuntino all’aperto, un bagno di sole o semplicemente un momento di distensione, contemplando il paesaggio.
A fianco del blocco cucina e da esso separato da un setto divisorio, un piccolo spazio dotato di portabottiglie è riservato alla degustazione del vino, in omaggio all'antica vocazione enologica del territorio arcolano: a festeggiare il loro arrivo, i nostri ospiti vi troveranno pronta una bottiglia di vermentino locale.
Lo spazio soggiorno
Di fronte alla cucina, l’angolo pranzo, illuminato da un antico lampadario ligneo fiorentino, è composto da un tavolo d'epoca rotondo intarsiato (allungabile, può ospitare fino a sei persone), che contornano quattro sedie DSW di Charles e Ray Eames, e da una console vintage adibita a portavivande e svuotatasche, sovrastata da uno specchio e da un'eterogenea raccolta di stampe e piatti a tema floreale o campestre. Sulla parete da cui aggetta la scala in legno che conduce alla porta della mansarda, sotto un arazzo Gobelin a soggetto bucolico-rinascimentale tessuto dalla Manifattura del Louvre, trovano posto un comodo divano a due posti, eventualmente convertibile in letto singolo, e un tavolino basso. Un paiolo da generazioni in famiglia, convertito in portariviste, fa eco con i suoi riverberi rossastri alla collezione di vecchi utensili in rame presenti qua e là nella stanza e allineati sulle mensole della cucina. A scandire il tempo sospeso della villeggiatura provvede, sulla parete a fianco della scala, un enorme orologio rotondo in legno.
La zona notte
A destra dell’angolo 'enologico', un'apertura ad arco immette in un piccolo disimpegno, su cui affacciano l'unica stanza da letto del piano, la camera Vecchi merletti, e la sala da bagno.
La camera Vecchi merletti
Ampia e ariosa, la stanza coniuga il color beige biscotto della zoccolatura, delle cortine del ciel de lit, del copriletto e della tenda in pizzo al rosa cipria del pavimento e a qualche tocco di rosso magenta, ma a dominarvi sono le tonalità del bianco, svarianti dal ghiaccio all’avorio al latte, di pareti e soffitto, della quasi totalità dei mobili, del lampadario in carta, dell'antica tela ricamata sovrastante il letto, dei cuscini e dei tanti merletti che, inquadrati in cornici e telai rotondi o posati sui ripiani di comodino e guéridon, danno il nome alla camera e le conferiscono un'etera aria d'antan. Come nell'appartamento gemello, sulla parete di fronte al letto campeggia una federa di corredo sotto vetro, pregevole manufatto della bisnonna del proprietario, di cui reca le iniziali, risalente all’inizio del secolo scorso. Il letto matrimoniale in ferro battuto, dotato di materasso ortopedico e di topper, è a sua volta candido. Un profondo senso di serenità e di pace si sprigiona da questo luogo senza tempo: durante il giorno rare automobili, trilli di uccelli e rintocchi di campane incrinano il silenzio, mentre la notte si assapora una quiete assoluta.
La camera è dotata di un capiente armadio con specchio a figura intera, di un comodino con abat-jour, di due sedie imbottite (una delle quali sovrastata da un’antica immagine della Madonna degli Angeli), di un servomuto, di un tavolinetto in metallo, di una mensola su cui è posato il televisore, di un appendiabiti a muro e di un ventilatore a piantana per rinfrescare l’aria nelle sere estive, sebbene la mitezza collinare del clima consenta di tenere le finestre spalancate, respirando gli effluvî notturni sprigionati dalla folta vegetazione al di là della strada.
La sala da bagno
In questo locale ritornano, alternati, i colori guida delle altre stanze della casa: il bianco puro dei sanitarî, il grigio perla e il grigioverde della piastrellatura, il verde mandorla della fascia superiore delle pareti, a richiamare ancora la mutevole campagna circostante. Di proporzioni contenute, il servizio è comunque completo di tutti gli apparecchi igienici (vasca intera, lavabo a colonna, bidet e wc) e provvisto di lavabiancheria. Come nell'appartamento gemello, a omaggiare da un coté tutto muliebre la Belle Époque in cui Palazzo Fiamberti vide la luce sono due stampe con figure femminili del primo Novecento che sovrastano la vasca. Privo di aereazione naturale, l'ambiente è fornito di un aspiratore potente quanto silenzioso. La presenza di due scalini per accedere dalla zona lavanderia al bagno propriamente detto lo rende inadatto alla fruizione da parte di ospiti disabili.
La sala da bagno è dotata di due portasciugamani a piantana, di radiatore scaldasalviette collegato all’impianto termico, di asciugacapelli, di uno stipetto a parete con anta a specchio contenente prodotti per il lavaggio manuale e meccanico degli indumenti, di un mobiletto con specchiera e vani contenitori sopralavabo, di una plafoniera, di un orologio a muro, di un piccolo scaffale, di un campanello di emergenza pendente a lato della vasca, di una pattumiera, di una presa interbloccata con salvavita, di accessorî per il bagno e la doccia.
Nel disimpegno antistante una parete attrezzata nascosta da una tenda svolge funzioni di office, ospitando un mobiletto con ripiani e cassetti; un'asse, un ferro e una seduta da stiro, mollette stendipanni, aspirapolvere, scope e catini.
Suite La torretta bohème
Il salottino
Saliti i sei gradoni della moderna rampa lignea alla sinistra del sofà, una porta bianca immette all'originaria scala in marmo di Carrara, corredata sul lato sinistro da un parapetto istoriato in ferro battuto, che conduce al sottotetto mansardato, fatto oggetto nei primi anni Duemila di uno scrupoloso restauro conservativo. Accediamo così alla suggestiva torretta dalla copertura a capanna, con la balaustra liberty, le antiche travi e tavelle a vista, che un tempo fungeva da lavatoio e stenditoio per l'intera residenza Fiamberti. Di armoniose proporzioni, oggi il locale è adibito a salotto, studio-biblioteca e zona musica e tv (quasi un Home Cinema, viste le prestazioni dell'apparecchio, la posizione e le dimensioni dello schermo ultrapiatto). Su tre lati si aprono, rendendo la stanza luminosissima, altrettante incantevoli finestre-quadro di grandezza diversa, che incorniciano l'una il complesso castellano e la cupola del campanile di San Nicolò, l'intermedia il dolce declivio del Monte del Frate e la terza il versante collinare della Carbonara, l'abside e il campanile del Santuario di Nostra Signora degli Angeli. Questa è la peculiarità, assolutamente unica nelle case del borgo, della torretta: poter ammirare da un unico punto di osservazione la totalità dei monumenti architettonici laici e religiosi del centro storico di Arcola. I pregiati tappeti persiani che ricoprono il pavimento, l'accogliente divano in ferro battuto di Cantori, cui i tanti cuscini e i poloscioni conferiscono un'aria orientale, il sécretaire vintage a ribalta intarsiato (che funge da scrittoio e da postazione pc) sottofinestra, il tavolo da studio ricoperto di tappeti, le suppellettili di famiglia, i pendenti, i quadri e le stampe d'epoca appesi ai muri conferiscono all'ambiente un'atmosfera evocativa ed elegante, esaltata, al calar della sera, dalle tante lampade (a parete, da terra e da tavolo) e candele posate qua e là su mensole e tavolini. Nel caso gli ospiti intendessero dedicarsi alla lettura, la piccola biblioteca accanto al ... ospita libri di vario argomento (su espressa richiesta, la proprietà può mettere a disposizione per la consultazione rari volumi di storia, arte e cultura del territorio, vocabolarî dialettali, opere di scrittori della zona, pubblicazioni fotografiche sulla Lunigiana, etc.), mentre qualora desiderassero ascoltare musica (essenzialmente classica e lirica) non hanno che da attingere alla raccolta di lp e mettere in azione il vecchio giradischi. Giochi e roba per bambini come poltroncina.
Nel mezzo dell'unica parete della stanza sprovvista di finestre si apre una porta a binario, in origine un portoncino della casa, che immette in quello che era il solaio del palazzo. Un breve corridoio apre sul Lucernaio, la camera da letto mansardata.
La camera Il lucernaio
Maggiori informazioni https://www.1912-richiamo-da-una-stella.com/oltre-la-porta-appartamento-2/
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