DALLA PIAZZA AL PALAZZO
Soltanto due rampe di un'imponente scalinata separano Palazzo Fiamberti dalla piazza centrale del paese: Piàza àa Pò (‘Piazza alla Porta’), pittoresco emiciclo che, in antico denominato Piazza del Mercato e dal 1882 patriotticamente reintitolato a Giuseppe Garibaldi, nell’idioma locale conserva tuttavia l’antonomastico nome originario, derivatogli dalla Porta Sovrana che in epoca remota vi consentiva l’accesso alla cittadella. Nucleo pulsante della vita arcolana nei secoli passati, la piazzetta mantiene ancor oggi inalterata la sua fisionomia di minuscola agorà, raccogliendosi nel suo perimetro tutti i basilari servizî offerti dal centro storico (una bottega di generi alimentari, frutta e verdura; un caffè-pizzeria; una fermata d’autobus e il negozio di gastronomia del caratteristico ristorante di pesce La locanda de anciue, situato a pochi passi, nel seicentesco frantoio dei Fiamberti al n. 1 del caróbio Via Valentini, traversa Oberto Doria) e fungendo da punto di incontro e di ritrovo per residenti e turisti, soprattutto quando, nella bella stagione, diventa teatro di attività d’intrattenimento quali feste, concerti, rappresentazioni e sfilate.
Palazzo Fiamberti, u Torión e la Torre
Di fianco alla rotonda sagoma medioevale del Torión ('il Torrione'), che, tozzo emulo della torre castellana, monta ancora bonario la guardia alla piazzetta (venne edificato, infatti, a tutela della Porta Sovrana), si erge la scalinata che conduce al Santuario mariano, quasi in vetta alla quale si schiude il bel portone d’entrata al palazzo. Oltrepassatolo, ci accoglie uno spazioso androne pavimentato con le caratteristiche «cementine» grigie e nere d’origine. Varcato un secondo portale interno e salite le scale in marmo di Carrara dalla notevole balaustra Art nouveau, che rischiarano due finestroni aperti sul verde circostante, si guadagna l'arioso ballatoio del secondo e ultimo piano. Su questo, ingentilito da quadri, insegne, composiziono floreali, vecchi cimeli e manufatti in ferro battuto che riprendono i decori della ringhiera, due portoncini blindati ci introducono ai rispettivi appartamenti. Alla sinistra del pianerottolo, una breve rampa di scala cieca, che conduceva originariamente al sottottetto del palazzo, ospita - opportunamente schermati - i contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti di entrambi gli alloggi.
Il portale interno e le scale del palazzo
Piàza àa Pò:
il cuore del borgo... com'era
La piazza nel 1968